
1.
Ai poeti
leggo labirinti
lungo le barbe bianche
della mente dolente
-correrò in loro affamata-
mangiata la paura
digerirò paesaggi
finchè esisteranno treni che corrono
...fino a casa.
2.
Come lui non ho
legno - senza foglie- cornice
foto viaggio desiderio giovinezza rimpianto
sul comodino.
Nessun lettone da cui guardare la cornice,
solo lettere slegate:
d l hi udh b h
tg g s dr iu c v
d s a x x w o p l l d d
x e r m o o
Nessun viaggio
nessuna buona considerazione di me
sopra un piccolo letto
sotto un comodino
eee y y u c d r n m m
s t r a a a x r pp o g t y
x a q kk f f s r u i o g c c
Lettere sotto un comodino
sopra un letto di disadattamento
Ma sono ancora giovane
( p u r t r o p p o )
3.
Partendo, ti portasti via le mie scarpe.
Girai i tuoi occhi nel caffè,
bevvi
- oh quale mattino d'immobilità malinconica!-
4.
E se dio fosse il tuo barista di fiducia?
Hey signore,
sì, il caffè lo bevo anche freddo, anche d'inverno,
ma prego niente docce gelide
solo opachi orizzonti e tiepide pozzanghere.
Hey signore,
sì, facciamoci compagnia, e non nascondermi
come t'incanti mentre prepari il succo d'arancia
al giovane universitario distratto.
Come girano i rimasugli sul fondo!
Il tuo sole non si è mai scomposto tanto...
Neanche il mio,
perchè non ce l'ho
E non diventare rosso mentre t'accorgi
che ti fisso da dietro il mio giornale vecchio
di qualche giorno, seduta qui nell'angolo.
Non nascondermi mentre guardi fuori dalla vetrina,
ci guardo anche io, sai, non perchè aspetti qualcosa.
Veramente, ora aspetterei il mio caffè
signore e aspetto che tu sfiori le mie dita
mentre mi passi la tazza.
6.
"Ah come vorrei venire fuori da questa rete d'errori e ansietà tra gli altri
che aspettano nel mio silenzio finchè finisco il mio lavoro
che non è mai iniziato e mai finirà" - Kerouac
"Tu torni da me?"
chiese, e la voce precipitò
- lenta come sbadigli d'estate-
sui miei occhi rosso alba insonne,
pescandovi parentesi e sospiri
-mischiando-
comprese la materia della disillusione.
"Ed è come svuotarsi di continuo...huh?"
7.
"Tuttavia continuo la mia inquieta ricerca mentale"- Kerouac
Quassù arriva odore di terra
-fruscìo d'un bagnato linguaggio universale-
ma non è il Paradiso
dentro le mura.
Non d'Angelo,
l'impronta di naso piangente
contro il vetro.
8.
"M'arrestarono per la grandezza del mio cuore,
fu allora che decisi: "Non tornare"- Kerouac
La luna nello specchietto retrovisore
Guidando stanca nella notte
solo la luna m'inseguiva tra i boschi
- non gli amori-
pioppi addormentati dopo la pioggia.
10.
"Buio è il mio dio,
groviglio di cento radici che suggono mute"- Rilke
Sempre, lasciando una stazione,
- riflesso di pugno sul vetro
stagno lucente
incrocio desolato
grano maturo
paesino sbadigliante
albero taciturno in mezzo al campo
come il "Vecchio pensatore" di Auguste Rodin-
pensiamo di percorrere gli unici binari esistenti
-ridono i cespugli che nascondono altre vie-.