lunedì 16 maggio 2011

Predica kerouachiana



Lasciate che vi porti più vicini a dio
suvvia riempitevi le braccia di lascivia amorosa
stampatevi addosso capricci
Regnate nella memoria dei vostri innamorati
con le coroncine di Basquiat disegnate sul braccio
Non date retta agli angeli, a volte
un bicchiere di whisky fa volare più veloce
Astraetevi dalle volgari discussioni
accontentatevi di fare i microbi
tra i pori della vostra anima
Trascinatevi orgogliosi le vostre occhiaie
ma parlate al diavolo solo da dietro gli occhiali
Quando la strada vi chiama, saltate pure
dentro cerchi lunari con nemici e visioni,
ma al ritorno ricordatevi di chiudere bene la porta
Indignatevi alle spalle delle vostre vocazioni
Trovatevi sempre un luogo scomodo
dove passare le vacanze
ed elargite consigli amorosi ai baristi
Siate bambini nelle preghiere e alberi nelle maledizioni
non sottraetevi agli eccessi
sfidateli insegnando loro un coro di hallelujah
Onorate la tragicità della poesia
Tacete d'innanzi al rammarico di un vecchio musicista
lasciate che vi porti più vicini a dio
Sdegnatevi
nauseatevi delle stagioni
interrogatevi sul sacro
ridacchiate del santo
fate le api in una stanza piena di gente
fate i buddha in fila alla stazione
piangete per l'Africa
piangete per me
piangete per tutte le afriche dell'universo
e per quell'Africa che avete dentro il petto
alle spalle della quale stipulate contratti di morte
Fidatevi sempre di un uomo dalle scarpe sgualcite
Non censurate il vostro autolesionismo
Contemplate i movimenti intestinali del sole
Vegliate sul sonno embrionale del futuro
Lasciate le membra d'acciaio* ai grattacieli
al diavolo quella vergine infedele di Rimbaud
-ma siate moderni
come un fazzoletto di seta nel taschino di dio



*da Cattivo sangue di Rimbaud