domenica 11 novembre 2018

DOLCEZZA DI UNA VITA DA VINTI




Sto lottando con signora Solitudine
dicesti
ed è una guerra come un’altra
mai fiera
mai giusta, né equa.
Sto lottando con signora Solitudine
dalla mia ho le bugie sommerse e qualche verso affannato
lei non si ferma, nemmeno per criticare
se ne va, sempre un passo avanti.
Sto lottando con signora Solitudine
lei viaggia leggera
io, un Rimbaud zoppo in un deserto di sordi
unghie infilzate negli idealismi giovanili,
non mollo la presa
“pregate per lui” sussurrano gli sciacalli
mentre gli amori incorporali
i tradimenti dei padri
la buddità
scorrono deformati come giorni sulla roulette
dove non ho perso e non ho vinto.
Nell'ozio mattutino
la morte ha una sensualità rozza
la coscienza vivifica gli errori
la mia signora Solitudine sogghigna dietro l’angolo
come un monaco crudele
la metropoli inghiotte  i folli
le rivoluzioni
gli ideali.
La signora Solitudine pare indichi l’orizzonte:
dolcezza di una vita da vinti.