(2007)
Tra gli spigoli del giorno avrei voluto,
calciando sassolini tra la folla,
ritrovarlo come si fa con i bambini,
lui che tende la mano come un giuramento
stringendo al petto cieli di declino
papavero piegato o profilo di pagliaccio
- il Re della non solitudine.
Abitante di mille anfratti
gli ruberei i segreti della passione
barbaricamente gli ornerei la fronte
di infiniti sguardi assettati
se solo lui tra le pieghe della notte
tra le curve ed i capricci
si mostrasse all'uscio della mia insonnia.
mercoledì 24 gennaio 2018
RETROSPETTIVA
( 2010 )
Custodiva le mie balbuzie
alle radici di un albero di cristallo,
io ricamavo le sue sulle dita
alle tempie.
Poi arrivarono puntuali
le notti degli umani
io imprigionavo i gesti
in scatole uguali-uguali
lui esplodeva in muta rabbia epilettica;
quel modo, quasi sacro- d'amare
per cui il mondo ci additava- buffoni!
e spiava dietro tendine ricamate
le ferite che nessun mattino
poteva illuminare.
Siamo caduti in frantumi.
Estirpata anche l'ultima parola
fioriscono ora lenti sulla fronte
prolissi segni di solitudine
e vuoto autocelebrativo.
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