venerdì 8 luglio 2016

LA ROUTINE





E' la routine, caro, è la routine che mi logora:
la barista piccina biondina la mattina presto
mi tortura con la sua vocina dolce 
e le domande sugli uomini e gli abbonamenti in palestra
non capisco cosa le faccia credere che capisco qualcosa dei primi 
e dei secondi.
Al bar tabacchi i vecchietti pare complottino
contro i medici di famiglia,
non provo più entusiasmo per il genere umano
eppure la solitudine non so soffocarla altrimenti
se non vendendomi alle loro prolisse sciocchezze
e ci sono giorni in cui quelle sciocchezze 
mi paiono addirittura profondamente ispiranti-
sono giorni cattivi-
Non faccio niente che mi piaccia da mesi
perché quando accade trovo messaggi di sconosciuti
che vogliono confrontarsi con me sul senso della vita
e le sensazioni su qualcosa di poetico
-la cosa mi irrita- non so se 
per non deludere loro o me stessa
evito di rispondere.
Evito gli inizi perché non ho mai saputo recitare i finali
ecco perché questa poesia è andata per le lunghe,
adieu mio caro, adieu.