Mi è giunto il tuo telegramma.
Mi sono persa nella conta delle sillabe;
da ognuna diramavano mari
asfissie e sponde mai toccate.
Mi è giunto il tuo telegramma
mentre il pomeriggio
confondeva le ore dei giorni
senza prologhi, né finali,
né sogni
ma incubi dati per scontato
e colazioni meccaniche
d'amori coniugali scarni.
Mi è giunto il tuo telegramma
mentre il pavimento scricchiolava
sotto i passi di danza che ci siamo negati
e un tedio opaco
rosicchiava l'aria nelle stanze,
le pareti della cucina si stringevano
attorno a pasti collezionati
e sapori manchevoli.
Mi è giunto il tuo telegramma.
In nove lettere messe in fila
come geroglifici su piramidi mai scoperte
sotto la Luna di Ra
col cuore e la lingua del Cosmo
" ti ri ve drò ".