martedì 8 marzo 2011
Racconto di una tentazione
Presentimenti corporali
come ombre di nuvole
basse
sull'asfalto senza fiori.
Tu chiedi
"quanto pesa, in termini di stupore netto
il mio occhio che segue fedele
il ritmo improvvisato del tuo passo"
Sembri l'ultimo degli spettatori sognanti
in un jazz bar poco illuminato di Belleville.
Dici
"ritornerà la primavera,
non è vero quello che canta Waits*,
puoi farla tornare la primavera!
Vuoi baciarmi ora?"
Ombre di nuvole basse, rotolanti
giù per la gola-
capelli da adolescenti.
"Ma baciami ora!"-
ed un esercito di fiocchi d'oro.
Come farò a non soccombere?
Da troppo tempo gli sguardi
parevano sottotitoli di un brutto film
ed ora il tuo...
Le foglie sembrano coriandoli
di un carnevale di vecchia data-
spettri della divinità Tentazione
"Bacialo ora!"
Guance rosse come morsi bambineschi al cuscino.
Potrei scostare le braccia della solitudine-
questa ragnatela d'una fedeltà fuori moda
ed appoggiare la bocca sulla tua
che scorgo solo ora
come una Luna di luglio
furiosa- in un cielo rassegnato
che se non agisco mi cadrà addosso
- uno scettico schiaccciato da un miracolo-
"Baciami ora, bambina mostruosa"
ed io con l'unghia sulla spalla dolente
"mordimi allora"- con la bocca
di rhum e saggezza- "mordimi,
le spalle, l'occhio, mordimi,
mangiami, mentimi, ma sii vera!
Fuori dal mondo sul quale dondoli
come su una giostra spenta
in un campo d'autunno..."
Ed io sulla tua bocca.
*You can never hold back spring- Tom Waits