domenica 24 aprile 2011
Tutte le cose inutili che queste mani hanno fatto
Perdona tutte le inutili cose
che queste mani hanno fatto,
ora stringile
non vedi come si tendono
barcollando stupidamente
poi si ritirano subito
sotto la fodera della giacca
pronunciando preghiere underground,
danzano sugli spigoli dei minuti
dalle tasche ai capelli
si sciolgono in perdoni
che non ascolterai:
stringile
e non parlare di quel folle a Parigi;
"rideva, piangeva"?
Tu stringi queste maledette mani
che pare reggano l'alcool meglio di me
e quando te ne andrai
pensa che starò ridendo come lui.
Non toccarmi con guanti e silenzi
al mattino, come gli angeli
che non hanno il diritto di svelare il Paradiso.
Non temo nulla quando ci sei, nemmeno i tuoi addii!
Non temo nulla, ma urlami solo bugie
qui nell'orecchio buono
e frena il torpiloquio dei tuoi occhi
fissi sui miei, parlami di gambe nude
e canzoni da festival...!
Al mattino non cercherò scioccamente
di scacciare il primo raggio di luce
che ti sveglierà, come potrei?
E' la tua fronte il suo nascondiglio perfetto
il suo reame più buffo
la sua arcana patria!
Non sono solita lottare contro simili amanti,
in verità non credo d'aver mai pensato
che le amanti vanno lottate,
tanto meno sconfitte!
Ci sarà qualcosa di buono che sapranno aggiungere,
o qualcosa di brutto che sapranno portar via.
Allora al diavolo, mi arrendo ma tu
stringimi le mani prima di uscire!
Una volta fuori da quella porta
non ti voltare, vivi,
potrei già essermi dimenticata di tutto
dovendo imparare a non-esistere per entrambi.